Maja & Marko
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Maja balla da quando aveva tre anni. La sua formazione viene dalla danza classica e contemporanea, così come dai balli latini e da sala. Ha frequentato la scuola di musica per dieci anni, dove ha studiato pianoforte e flauto. Ha poi studiato lingua e letteratura spagnola e tedesca presso l’Università di Zagabria ed ha lavorato come insegnante di lingue straniere e traduttrice. In seguito, ha lavorato in diversi settori presso il Centro per l’Arte e la Tecnologia dei Media (ZKM) di Karlsruhe.
Marko preferiva gli sport, diventando quasi professionista della pallacanestro. Invece, ha poi deciso di studiare Elettronica e successivamente Fisica, materia nella quale si è laureato presso l’Università di Zagabria. Dopo ulteriori studi, ha ottenuto il dottorato di ricerca in Nanobiotecnologia presso l’Istituto di Tecnologia di Karlsruhe, nel 2014.
Dal 2010 al 2018 siamo vissuti a Karlsruhe, in Germania. Nel 2019 siamo tornati a Zagabria, Croazia.
Nel 2002 abbiamo cominciato a ballare il tango a Zagabria, in Croazia, con un piccolo gruppo di persone curiose ed entusiaste, affascinate da questo “nuovo” ballo. Circa cinque anni dopo abbiamo cominciato a tenere lezioni stabili presso la scuola di danza “Tango Argentino Zagreb”. I nostri primi maestri, e quelli che ci hanno influenzati maggiormente, sono stati Pablo Rodríguez e Noelia Hurtado. Più tardi, abbiamo continuato a studiare con Noelia e Carlitos Espinoza. Abbiamo inoltre studiato con altri insegnanti, tra i quali Federico Naveira e Inés Muzzopappa, Bruno Tombari e Mariangeles Caamaño, Chicho Frumboli e Juana Sepúlveda.
Nel 2014 abbiamo cominciato a lavorare con il tango come professionisti, tenendo workshop e esibendoci in tutta Europa (Amsterdam, Minsk, Firenze, Karlsruhe, Genova, Budapest, L’Aquila, Freiburg, Treviso, Porec, Mantova, Halle, Siviglia, Lisbona, Procida, Mosca, San Pietroburgo, Reykjavik ecc.). Dal 2018 lavoriamo nel Nord America, Asia e Australia.
Se le nostre esibizioni sono sempre improvvisate, al contrario le nostre lezioni non lo sono affatto.Ciascuna lezione ha una sua struttura ben precisa e definita che ci permette di guidare
gli allievi passo per passo durante lo studio del tema proposto. Le nostre lezioni partono sempre dallo studio dell’esecuzione tecnica del movimento, proseguono poi con la spiegazione del ruolo del leader e del follower e terminano con alcuni consigli sulla musicalità. In questo modo, ballerini di tutti i livelli possono essere in grado di acquisire parti della lezione ed essere stimolati a continuare a lavorarci per contro proprio. Ci sforziamo sempre di trattare individualmente ciascuno studente e coppia, poiché non esiste alcuna formula magica universale che si adatti a tutti. Quello che per noi è estremamente importante è avere e trasmettere un’idea chiara. Tutto ciò che insegniamo lo abbiamo provato noi in prima persona. Abbiamo fatto gli stessi errori che faranno i nostri allievi, abbiamo incontrato le stesse difficoltà, abbiamo fatto le stesse domande e cercato risposte che ci soddisfacessero.
Raramente insegniamo figure. Preferiamo focalizzarci sulla tecnica di base (camminata, passo, pivot, postura, equilibrio, abbraccio, qualità del movimento, ecc.) e sulla musicalità (fraseggio, cambi di dinamica, interpretare le diverse orchestre, ecc.). Noi stessi torniamo sempre agli elementi di base. La nostra filosofia si fonda su tre concetti: sentirsi bene, apparire bene e connettersi con la musica insieme al nostro partner. Una delle cose che amiamo di più del tango è l’abbraccio chiuso: lo percepiamo come una cosa viva e mutevole che ci permette di trasmettere il movimento che interpreta la musica. Ci piace giocare con le possibilità e i limiti dell’abbraccio chiuso e incoraggiamo i nostri allievi a fare altrettanto.
Sebbene ci consideriamo principalmente ballerini “sociali”, e il tango sociale è anche quello che insegniamo, crediamo che l’estetica sia una parte importante del ballo e che non debba essere trascurata. Una volta che ci sentiamo a nostro agio con i movimenti del corpo, possiamo focalizzarci sulla bellezza della forma esteriore. Inoltre, cambiare la qualità e il carattere del movimento può trasformare totalmente il nostro modo di ballare, anche nei passi più semplici. Di nuovo, ciò ci permette di interpretare molte orchestre diverse senza dover cercare necessariamente figure complicate. Tutto ciò che facciamo deve accordarsi in maniera armoniosa con il nostro partner e con la musica.
Alla fine, il fondamento del nostro modo di ballare e della nostra didattica è questo: nella coppia ci consideriamo come pari che contribuiscono in egual modo al ballo. Questo concetto si basa sull’idea di una comunicazione che avviene da entrambe le parti, che sia per eseguire una sequenza complicata di passi, una pausa, o un adorno. Suggerendo, comprendendo e condividendo un movimento ispirato dalla musica, partecipiamo entrambi in maniera attiva e volontaria al ballo. Vogliamo che i nostri allievi facciano lo stesso: superare il semplice guidare-seguire e cominciare a ballare.
We are truly thankful for the help of the following amazing people.
Eve Shah
Graciela Piccardi
Irene Campinotti
Karin Betz
Ozren Trupeljak
Roberto Delbarba
Vanja Kelemen
Veronica Toumanova
Veroniek Knockaert
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